India
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Quarta tappa - Jodhpur
Quinta tappa - Jaipur
Sesta tappa - Agra e il Taj Mahal
Settima tappa - Bodhgaya
Ottava tappa - Varanasi
Epilogo
Quinta tappa - Jaipur
Sesta tappa - Agra e il Taj Mahal
Settima tappa - Bodhgaya
Ottava tappa - Varanasi
Epilogo
Ho solo due rimpianti per questo viaggio:
- Non aver imparato meglio l'inglese
- Aver seguito dei consigli che descrivevano l'India come un paese di microtruffatori e procacciatori di clienti.
Col mio pessimo inglese non ho potuto avere rapporti più profondi con la
popolazione, per quanto riguarda la seconda su interneti trovi
descrizioni in cui tu sembri dovessi essere assediato da autisti di
tuctuc, persone e bambini che chiedono l'elemosina e venditori di tutto
ad ogni metro.
Ci sono, non così frequente e nel 99,9% dei casi basta dire "No, Thanks"
e andare avanti, infatti credo che NO e THANKS siano le parole che ho
più usato nel mio viaggio.
Spesso confondiamo l'uno con il tutto e il tutto con l'uno, se una
persona ti chiede una cosa non puoi prendertela con lui solo perchè
altri due ti hanno chiesto la stessa cosa.
L'INDIA NON E' ASSOLUTAMENTE UN POSTO PERICOLOSO
Ho camminato da solo per stradine, stradette, mi sono perso in mercati e
città, preso mezzi pubblici, e non mi sono mai sentito in pericolo,
ogni volta c'erano almeno 3 persone pronte ad aiutarmi.
L'unico pericolo serio in India E' DI ANDARE A FINIRE SU UNA MERDA DI
VACCA e con un po' di attenzione anche questo si riesce ad evitare.
Ci sono microtruffatori, sicuramente spesso pagherete più del dovuto ma
se non siete dei boccaloni il "danno" oscillerà tra i pochi centesimi e
qualche euro.
La domanda che mi sto ponendo in questi giorni è Perchè?
Perchè sono venuto così lontano da solo? Cosa Cercavo? Cosa volevo dimostrare?
Ed ho cercato di rispondermi:
Tutto quello che ho fatto è totalmente in line con quello che sono. Ho
sempre bisogno di "toccare con mano", guardare con i miei occhi,
verificare sempre in prima persona.
Perchè qui e perchè da solo?
La mia curiosità intellettuale mi porta ad andare in posti in cui ci
sono culture estremamente diverse dalle nostre, il non essere accompagno
era una difficoltà e di fronte alle sfide non mi tiro mai indietro.
Stare da soli non ci si annoia, sopratutto con un buon libro come
compagno di viaggio, oltretutto quello che dico sempre "Te stesso è la
persona con cui dovrai stare per forza tutta la vita, se ti annoi con te
stesso c'è qualche problema".
Cosa volevo dimostrare?
Cerco di avere una vita felice, di avere sempre il coraggio di fare
delle nuove esperienze, di fare passi verso l'ignoto, e anche e
sopratutto di dare l'esempio a chi mi sta intorno dimostrando che IL
CORAGGIO PAGA SEMPRE.
Basta avere il coraggio di fare il primo passo, sia fisicamente che
nello spirito per vedere che ci sono milioni di belle esperienze da
fare, di persone, di nuovi mondi da conoscere.
Stai male? Abbi il coraggio di cambiare! Se non lo fai tu, nessuno lo
farà per te, anche se ciò costa scontrarci con le persone a noi vicine.
SE LA PAURA E' IL VELENO, IL CORAGGIO E' CIBO PER L'ANIMA.
Namastè


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